Il luogo della Pasqua è la nostra fraternità…
La solenne memoria della Pasqua non è ritornare al passato, ma rivivere nell’oggi un evento che non sta affatto fuori della nostra storia e della nostra vita quotidiana. Oggi, come ieri, quando in quel primo mattino le donne andarono al sepolcro pensando di trovare un corpo senza vita, risuona lo stesso annuncio pasquale:,”Non è qui è risorto !”(Lc 24,6 ). E’ un messaggio che, nella sua radicale novità, fino al punto d’essere sconvolgente, porta in sè la capacità di rinnovare le nostre vite e di infondervi speranza e autentica gioia, nonostante tutto. Non si tratta di una parola che dà notizia di ciò che è accaduto, ma di una parola che assicura una presenza.
Libretto di Pasqua 2021
E' in distribuzione nelle case della parrocchia il Libretto di Pasqua 2021.
Ecco il link ad alcuni articoli:
- Il luogo della Pasqua è la nostra fraternità…
- Mettersi in ascolto della Parola, insieme...
- “Devo prendere la scienza e la religione con la medesima serietà”
- Dall’Amore siamo salvati…
- La certezza di essere sempre amata…
- Un ospite speciale
- Un anno fermo ai box!
- Alleanza educativa
- NOI... ci siamo!
- Servire alla mensa eucaristica
“Devo prendere la scienza e la religione con la medesima serietà”
Il dialogo tra un giovane e il suo parroco continua...
Ricordo che qualche anno fa, al camposcuola giovanissimi, chiesi a don Giovanni come egli riuscisse a conciliare la sua fede con le affermazioni che la scienza fa. La risposta, che mi parve più che esauriente all’epoca, fu che mentre la scienza si occupa di spiegare il modo in cui le cose avvengono, è compito di Dio quello di giustificare la causa per cui esse avvengono. Sperando di non aver frainteso, mi sono quindi immaginato Dio in veste di burattinaio, e noi come le sue marionette, completamente dipendenti da lui in ogni nostro atto, e facenti parte di un progetto più grande, talmente grande che spesso non riusciamo a comprenderne il significato. Se però ciò non fosse vero?
Mettersi in ascolto della Parola, insieme...
La Quaresima è un tempo forte dell'anno liturgico, un periodo di preparazione alla Pasqua, caratterizzato da carità e penitenza, in cui il cristiano è invitato a prestare particolare cura alla propria spiritualità e al rapporto personale e comunitario con il Signore: ciò vale non solo per i ragazzi, ma anche e soprattutto per noi adulti, giovani e meno giovani…
Dall’Amore siamo salvati…
Alla luce della parola di Dio e del Vangelo che meditiamo in questa domenica, riascoltando come lo stesso Gesù ci parla del suo “essere innalzato da terra”, come non entrare in crisi, crisi davvero benefica e rigenerante, nel prendere atto che del nostro credo cristiano, sia come credenti che come Chiesa, abbiamo dato l’impressione che fosse più una religione della croce e meno dell’amore che salva, risana, rende liberi e infonde forza e gioia di vivere? Com’è potuto accadere che nelle nostre comunità cristiane si sia sbiadito il volto paterno e misericordioso di Dio e che all’amore fraterno, tante volte sia subentrato il sentirci estranei gli uni agli altri? (Omelia nella IV di Quaresima B, dg)
La nonna a casa ripeteva spesso una frase che le recitava suo padre come monito. Il versetto de “Salve Regina”: “In questa valle di lacrime, ricordati che questa è una valle di lacrime!”.
Dentro la preghiera, il pianto dei fedeli “esuli” davanti a Maria assume la richiesta pietosa, umile, contrita di essere ascoltati ed esauditi.
Estrapolata dal suo contesto, invece, questa espressione pare in effetti racchiudere tutti i dolori, le sofferenze, le domande georeferenziandoli, localizzandoli, radicandoli in un luogo qual è la nostra vita, la nostra quotidianità, la nostra – le nostre – realtà. La religione, quindi, in questo quadro che posto occupa?
La certezza di essere sempre amata…
… così continuo a credere ancora di più dopo aver celebrato la cresima
Per me la fede è un'ancora, quante volte sbagliamo e speriamo di trovare qualcuno che ci dica che nonostante tutto ci ama ancora e che ci perdona?
Come un bambino che dopo aver fatto uno sbaglio, ha paura di dirlo ai genitori, ha paura della loro reazione ha paura di sentirsi giudicato dalle persone più importanti della sua vita.
Invece, i genitori gli dicono che sono fieri di lui per essersi accorto di aver sbagliato, che lo perdonano e che gli vogliono bene sempre allo stesso modo.