Libretto di Pasqua 2020
A causa dell'emergenza coronavirus quest'anno non è stata prodotta la copia cartacea del Libretto di Pasqua della parrocchia, limitando la distribuzione dei soli contenuti in formato elettronico.
Potete leggere gli articoli cliccando i seguenti link:
- Pasqua di Rissurrezione - Gli auguri di Don Giovanni e Don Sunil
- Pasqua in famiglia
- Essere Chiesa al tempo del coronavirus
- Un credere giovane alla prova del coronavirus - Dialogo tra un adolescente e il suo parroco
- Una preghiera...
- La voce della nostra comunità - le nostre campane
L’immagine della copertina vuole esprimere una speranza certa: l’intero pianeta sballottato dalla tempesta della pandemia è invaso, nel mattino di Pasqua, dalla luce di Cristo, il Crocifisso risorto. Le parole che l’accompagnano sono prese dal canto dell’Exultet che la chiesa proclama davanti al nuovo cero pasquale nella solenne veglia nella notte di Pasqua. L’immagine della tempesta può ben essere letta con le parole di Papa Francesco che, venerdì 27 marzo, hanno commentato il brano evangelico della tempesta sedata dalla parola di Cristo (cf Mc 4,35-41) .
Buona lettura!
Un credere giovane alla prova del coronavirus - Dialogo tra un adolescente e il suo parroco
Dal Libretto di Pasqua 2020
L'Italia, in questo inizio di 2020, si trova a fronteggiare un virus che sta stravolgendo le vite di tutti noi. Purtroppo il sistema sanitario Italiano, provato da questa grande emergenza, non riesce a garantire la sopravvivenza a tutte le persone che contraggono la malattia, le quali si trovano a dover affrontare da sole, per evitare di contagiare amici e parenti, una morte lunga e dolorosa.
Essere un ragazzo che si trova in mezzo a questo clima di negatività generale, è un’esperienza senza precedenti. Ora più che mai la morte appare, immagino non solo a me, come qualcosa di estremamente vicino, che rischia, più di uccidere me in prima persona, di togliermi la compagnia di parenti e amici, soprattutto quelli più anziani, che lascerebbero un vuoto incolmabile nella mia vita. Questa vicinanza alla morte mi ha portato a riflettere sulla caducità della vita, e come sia difficile dare un senso ad essa.
Essere Chiesa al tempo del coronavirus
Cosa impariamo dalla Pasqua?
Dal Libretto di Pasqua 2020
È inevitabile che, anche in questo libretto dove la Comunità parrocchiale si racconta pubblicamente in occasione della Pasqua, si parli dell'epidemia di coronavirus e dei drammi che essa ha portato. Paura, solitudine, mancanza... sono solo alcuni dei sentimenti provati in questo periodo. Per non parlare del dolore e dello strazio di fronte ai numerosi, troppi decessi a causa della malattia. Neanche in un frangente così difficile, poi, si sono fermate le polemiche e le mistificazioni del mondo politico e dell'informazione: una vera delusione.
Insomma, l'atteggiamento più naturale di fronte a tutto ciò sembra essere quello della rassegnazione, o tutt'al più della distrazione. Ma la Quaresima appena trascorsa, e la Pasqua che stiamo per celebrare, senza assemblee liturgiche nella nostra chiesa parrocchiale, senza momenti educativi e di formazione, ci costringono ad andare a fondo del senso del nostro essere Chiesa, popolo dei battezzati.
Una preghiera...
... Ho fatto un sogno: c’era un grande mulino a vento. Soffiava un forte vento e le pale giravano velocemente. Poi, tutto d’un tratto, il vento cadde e le pale, all’improvviso, smisero di girare: il loro movimento, infatti, dipendeva interamente dal vento; udii queste parole: non riporre la tua sicurezza nelle cose di questa vita, riponila, invece, in Gesu’, fonte di ogni potere e forza racchiusi nel profondo di te stessa...
E cosi’, io, mi aspetto un miracolo; mi aspetto un miracolo dopo l’altro, in verità, e non voglio piu’ porre nessun limite.
Devo essere aperta, sempre di piu’ e piu’ lo saro’, meglio sarà, perche’, allora, nessun ostacolo si frapporra’ sul cammino per fermare il corso delle tue leggi, mio Dio, dato che i miracoli altro non sono che le tue leggi in azione.
Devo avanzare nella loro direzione e tutto puo’ accadere.
Resto ad osservare il dispiegarsi della perfezione del tuo progetto, o Dio, senza fretta, né urgenza.
Quando qualcosa si dispiega, cio’ accade al momento giusto, ma nella pace e serenità totale dell’anima.
Non ho paura, mio Signore, non vi è nulla da temere, quando la mia fiducia è riposta in Te.
Tu sei con me; il tuo progetto si compie in me ed intorno a me.
Non posso lasciare che alcuna cosa ostacoli il tuo progressivo manifestarsi nel mondo.
Venga il Tutto, quindi, e contempleremo il nuovo cielo e la nuova terra.
Alleluia.
Dal Libretto di Pasqua 2020
La voce della nostra comunità - le nostre campane
Nel numero precedente del foglio straordinario, abbiamo affrontato il tema della simbologia liturgica delle campane e il loro utilizzo nella quotidianità. Questa volta vogliamo invece concentrarci sulle nostre campane e sul nostro campanile, quale patrimonio storico e unico elemento strutturale salvato dalla demolizione degli edifici parrocchiali nel 1966.
“Ci manca” la celebrazione eucaristica domenicale!
Riscopriamo la famiglia come piccola “Chiesa domestica”.
Sì, ci manca come persone, famiglie e comunità parrocchiale. La nostra fede e la nostra comunione fraterna hanno bisogno della mensa eucaristica. Manca alle nostre famiglie consapevoli dei “legami profondi che esistono tra la vita coniugale e l’Eucarestia” nella quale raggiunge il suo culmine la preghiera fatta propria in casa (cf Francesco, AL 318). Condividendo la comune preoccupazione per quanto sta accadendo e non potendo partecipare, in queste domeniche all’eucaristia, riscopriamo la nostra famiglia come autentica “Chiesa domestica”(cf Vaticano II, LG 11). Nella sopracitata esortazione sulla Gioia dell’amore (AL), Papa Francesco così scrive:” La presenza del Signore abita nella famiglia reale e concreta, con tutte le sue sofferenze, lotte, gioie e i suoi propositi quotidiani. Quando si vive in famiglia, lì è difficile fingere e mentire, non possiamo mostrare una maschera. Se l’amore anima questa autenticità, il Signore vi regna con la sua gioia e la sua pace. La spiritualità dell’amore familiare è fatta di migliaia di gesti reali e concreti. In questa varietà di doni e di incontri che fanno maturare la comunione, Dio ha la propria dimora. Questa dedizione unisce «valori umani e divini»,perché è piena dell’amore di Dio. In definitiva, la spiritualità matrimoniale è una spiritualità del vincolo abitato dall’amore divino(315).
Rotte migranti: dalla Grecia ai Balcani, crocevia Italia
Venerdì 31 gennaio, a partire dalle 20.45 presso il centro parrocchiale di Stra, Anna Clementi e Diego Saccora ci aiuteranno a comprendere gli spostamenti dei migranti lungo la rotta balcanica.
Ci daranno la loro testimonianza accumulata durante i loro anni di lavoro presso il centro SPRAR di Venezia e i numerosi viaggi in Siria, Palestina, Bosnia e Grecia.