Abbiamo saputo che una famiglia di amici stava passando un periodo difficile a causa del figlio, diversamente abile e ormai trentenne, che avrebbe desiderato uscire da casa almeno nei week-end e per questo aveva grosse crisi di rabbia che sfogava con tutti quelli di casa.
In accordo con le nostre figlie, abbiamo proposto di provare a dare un aiuto ospitandolo da noi per qualche fine settimana. Finora è già venuto a stare da noi per due week-end.
na figlia gli ha lasciato la sua camera, così da farlo stare il più possibile a suo agio anche per la notte.
Con lui abbiamo disegnato, guardato un film, preparato la cena, come poteva ci aiutava a preparare la tavola.
Alla fine, i nostri timori che la sua presenza potesse creare qualche problema e di non saper affrontare le situazioni di eventuali crisi, si sono subito dissolti… anzi, è stato molto tranquillo e anche affettuoso, non faceva altro che ringraziarci, accarezzarci, impegnandosi nelle piccole attività che mettevamo in atto.
Possiamo dire con convinzione che la sua presenza è stata una vera gioia. La Gioia di Gesù, quella che ti riempie il cuore quando ti metti ad amare i fratelli più fragili, e gioia che lui ci ha dato con i suoi sorrisi e i suoi gesti di affetto.
Abbiamo poi saputo dai genitori che dopo il rientro a casa, lo hanno visto più tranquillo e non si erano verificate situazioni di rabbia.
I suoi genitori ora stanno cercando soluzioni alternative, ci rendiamo conto che in situazioni di grande sconforto un aiuto fraterno ti dà la forza di rialzarti e di cercare altre strade che prima non si riuscivano a vedere.
Franca e Antonio