Fin da bambino ho trascorso il Natale in famiglia, godendo dell’affetto delle persone a me più care. Questa piacevole consuetudine è diventata qualcosa di più di un semplice momento di ritrovo.
Fin da bambino ho trascorso il Natale in famiglia, godendo dell’affetto delle persone a me più care. Questa piacevole consuetudine è diventata qualcosa di più di un semplice momento di ritrovo.
Suono di campane,
voce che trasvola sul mondo,
canto che piove dal cielo sulla terra,
nella città sorda e irrequieta,
e nel silenzio dei colli
Gabriele D’Annunzio
Con l’inizio dell’Avvento e l’apertura del nuovo Anno Liturgico, in comune accordo con il Consiglio Pastorale Parrocchiale, si è deciso di dare una rinfrescata alla programmazione delle nostre campane che, come abbiamo già sottolineato nei precedenti numeri del foglio straordinario, sono la voce più eloquente di ogni comunità, della nostra comunità.
Vangelo : Matteo 13,44-52
L’omelia di domenica scorsa mi ha portato a paragonare, per certi versi, noi giovani a S. Tommaso: quando egli venne a sapere che Cristo era risorto, si rifiutò di credere alle parole degli altri apostoli, e volle vedere concretamente il fatto, e toccare le ferite di Cristo. Alcuni giovani, allo stesso modo, poiché sono stati abituati fin da piccoli ad avere una risposta a tutto, grazie alla comodità dei dispositivi informatici che permettono di avere qualsiasi cosa a portata di mano, non sono più capaci di accogliere benevolmente i dubbi che il cristianesimo comporta.
Dal Libretto di Pasqua 2020
In un contesto diverso da quello che stiamo vivendo parlare di Pasqua in famiglia potrebbe essere inteso come un invito a vivere la solenne memoria della Pasqua nell’intimità degli affetti familiari. Ora, invece, privati dal convenire insieme nelle nostre chiese, non potendo ritrovarci come assemblea santa, siamo provocati a riscoprire che il nostro essere chiesa non viene meno nel momento in cui, per forza maggiore, non possiamo partecipare e condividere la mensa eucaristica, nella quale si consolida e si manifesta la nostra comunione con il Signore e tra di noi.
Certo, ne abbiamo avvertito in queste domeniche la mancanza. Ci siamo resi conto che la nostra fede ha bisogno dell’ascolto della parola di Cristo, del dono del suo Corpo e del suo Sangue e della nostra comunione fraterna. Ci siamo accorti che il partecipare fraternamente non è affatto cosa secondaria. E’ proprio dell’eucaristia, la mensa alla quale ci invita ogni domenica il Signore, essere esperienza di comunione con lui e tra di noi. La festa è con il Signore, il Crocifisso risorto, e con i fratelli e le sorelle.
A causa dell'emergenza coronavirus quest'anno non è stata prodotta la copia cartacea del Libretto di Pasqua della parrocchia, limitando la distribuzione dei soli contenuti in formato elettronico.
Potete leggere gli articoli cliccando i seguenti link:
L’immagine della copertina vuole esprimere una speranza certa: l’intero pianeta sballottato dalla tempesta della pandemia è invaso, nel mattino di Pasqua, dalla luce di Cristo, il Crocifisso risorto. Le parole che l’accompagnano sono prese dal canto dell’Exultet che la chiesa proclama davanti al nuovo cero pasquale nella solenne veglia nella notte di Pasqua. L’immagine della tempesta può ben essere letta con le parole di Papa Francesco che, venerdì 27 marzo, hanno commentato il brano evangelico della tempesta sedata dalla parola di Cristo (cf Mc 4,35-41) .
Buona lettura!
Dal Libretto di Pasqua 2020
L'Italia, in questo inizio di 2020, si trova a fronteggiare un virus che sta stravolgendo le vite di tutti noi. Purtroppo il sistema sanitario Italiano, provato da questa grande emergenza, non riesce a garantire la sopravvivenza a tutte le persone che contraggono la malattia, le quali si trovano a dover affrontare da sole, per evitare di contagiare amici e parenti, una morte lunga e dolorosa.
Essere un ragazzo che si trova in mezzo a questo clima di negatività generale, è un’esperienza senza precedenti. Ora più che mai la morte appare, immagino non solo a me, come qualcosa di estremamente vicino, che rischia, più di uccidere me in prima persona, di togliermi la compagnia di parenti e amici, soprattutto quelli più anziani, che lascerebbero un vuoto incolmabile nella mia vita. Questa vicinanza alla morte mi ha portato a riflettere sulla caducità della vita, e come sia difficile dare un senso ad essa.
Dal Libretto di Pasqua 2020
Padre nostro,
siamo la Chiesa del tuo Figlio Gesù Cristo e nostro fratello.
Tutti noi, partecipi della sua Pasqua fin dal nostro battesimo,
siamo tuoi figli.
Nella grande veglia pasquale,
cantiamo: Gioisca la terra inondata
da così grande splendore.
Del tuo splendore, della tua luce, della gloria
che hai manifestato nell’innalzamento da terra
del tuo Figlio, il Crocifisso Signore,
tutti, da ogni parte della terra, senza alcuna distinzione,
ne abbiamo ora un immenso bisogno.
Ci sentiamo minacciati, in balia di una forza avversa,
ci ritroviamo tutti fragili , impauriti e smarriti.
Avevamo dimenticato la nostra vulnerabilità,
ci pensavamo così sicuri
da allontanare ogni paura e angoscia.
La luce del mattino di Pasqua ci avvolga
e infonda serenità, coraggio, forza e speranza.
Doni consolazione per le ferite che si sono aperte
negli affetti più cari e sia certezza di una vita
che rimane per sempre custodita dal tuo amore.
Risuoni in noi la parola del tuo Figlio Gesù Cristo
che ci esorta a non aver paura, ma a fidarci di lui.
Ritornino, forti e suadenti, le parole rivolte ai discepoli
la sera prima del suo innalzamento da terra:
Nel mondo, avete tribolazioni,
ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo (Gv16,33).
Buona Pasqua
Don Giovanni e Don Sunil
Parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria in Stra (VE)
Parroco - Don Mario Gazzillo
email stra@diocesipadova.it
Telefono e fax +39 049 504352
Canonica - Strada dei Cento Anni, 2 - 30039 Stra (VE)
Centro Parrocchiale - Via Fossolovara - 30039 Stra (VE)
Caritas Parrocchiale - Telefono +39 348 1617117
Circolo Fossolovara - NOI Associazione
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