Essere Chiesa al tempo del coronavirus
Cosa impariamo dalla Pasqua?
Dal Libretto di Pasqua 2020
È inevitabile che, anche in questo libretto dove la Comunità parrocchiale si racconta pubblicamente in occasione della Pasqua, si parli dell'epidemia di coronavirus e dei drammi che essa ha portato. Paura, solitudine, mancanza... sono solo alcuni dei sentimenti provati in questo periodo. Per non parlare del dolore e dello strazio di fronte ai numerosi, troppi decessi a causa della malattia. Neanche in un frangente così difficile, poi, si sono fermate le polemiche e le mistificazioni del mondo politico e dell'informazione: una vera delusione.
Insomma, l'atteggiamento più naturale di fronte a tutto ciò sembra essere quello della rassegnazione, o tutt'al più della distrazione. Ma la Quaresima appena trascorsa, e la Pasqua che stiamo per celebrare, senza assemblee liturgiche nella nostra chiesa parrocchiale, senza momenti educativi e di formazione, ci costringono ad andare a fondo del senso del nostro essere Chiesa, popolo dei battezzati.
Una preghiera...
... Ho fatto un sogno: c’era un grande mulino a vento. Soffiava un forte vento e le pale giravano velocemente. Poi, tutto d’un tratto, il vento cadde e le pale, all’improvviso, smisero di girare: il loro movimento, infatti, dipendeva interamente dal vento; udii queste parole: non riporre la tua sicurezza nelle cose di questa vita, riponila, invece, in Gesu’, fonte di ogni potere e forza racchiusi nel profondo di te stessa...
E cosi’, io, mi aspetto un miracolo; mi aspetto un miracolo dopo l’altro, in verità, e non voglio piu’ porre nessun limite.
Devo essere aperta, sempre di piu’ e piu’ lo saro’, meglio sarà, perche’, allora, nessun ostacolo si frapporra’ sul cammino per fermare il corso delle tue leggi, mio Dio, dato che i miracoli altro non sono che le tue leggi in azione.
Devo avanzare nella loro direzione e tutto puo’ accadere.
Resto ad osservare il dispiegarsi della perfezione del tuo progetto, o Dio, senza fretta, né urgenza.
Quando qualcosa si dispiega, cio’ accade al momento giusto, ma nella pace e serenità totale dell’anima.
Non ho paura, mio Signore, non vi è nulla da temere, quando la mia fiducia è riposta in Te.
Tu sei con me; il tuo progetto si compie in me ed intorno a me.
Non posso lasciare che alcuna cosa ostacoli il tuo progressivo manifestarsi nel mondo.
Venga il Tutto, quindi, e contempleremo il nuovo cielo e la nuova terra.
Alleluia.
Dal Libretto di Pasqua 2020
La voce della nostra comunità - le nostre campane
Nel numero precedente del foglio straordinario, abbiamo affrontato il tema della simbologia liturgica delle campane e il loro utilizzo nella quotidianità. Questa volta vogliamo invece concentrarci sulle nostre campane e sul nostro campanile, quale patrimonio storico e unico elemento strutturale salvato dalla demolizione degli edifici parrocchiali nel 1966.
“Ci manca” la celebrazione eucaristica domenicale!
Riscopriamo la famiglia come piccola “Chiesa domestica”.
Sì, ci manca come persone, famiglie e comunità parrocchiale. La nostra fede e la nostra comunione fraterna hanno bisogno della mensa eucaristica. Manca alle nostre famiglie consapevoli dei “legami profondi che esistono tra la vita coniugale e l’Eucarestia” nella quale raggiunge il suo culmine la preghiera fatta propria in casa (cf Francesco, AL 318). Condividendo la comune preoccupazione per quanto sta accadendo e non potendo partecipare, in queste domeniche all’eucaristia, riscopriamo la nostra famiglia come autentica “Chiesa domestica”(cf Vaticano II, LG 11). Nella sopracitata esortazione sulla Gioia dell’amore (AL), Papa Francesco così scrive:” La presenza del Signore abita nella famiglia reale e concreta, con tutte le sue sofferenze, lotte, gioie e i suoi propositi quotidiani. Quando si vive in famiglia, lì è difficile fingere e mentire, non possiamo mostrare una maschera. Se l’amore anima questa autenticità, il Signore vi regna con la sua gioia e la sua pace. La spiritualità dell’amore familiare è fatta di migliaia di gesti reali e concreti. In questa varietà di doni e di incontri che fanno maturare la comunione, Dio ha la propria dimora. Questa dedizione unisce «valori umani e divini»,perché è piena dell’amore di Dio. In definitiva, la spiritualità matrimoniale è una spiritualità del vincolo abitato dall’amore divino(315).
Rotte migranti: dalla Grecia ai Balcani, crocevia Italia
Venerdì 31 gennaio, a partire dalle 20.45 presso il centro parrocchiale di Stra, Anna Clementi e Diego Saccora ci aiuteranno a comprendere gli spostamenti dei migranti lungo la rotta balcanica.
Ci daranno la loro testimonianza accumulata durante i loro anni di lavoro presso il centro SPRAR di Venezia e i numerosi viaggi in Siria, Palestina, Bosnia e Grecia.
Dal Natale uno stile cristiano per il nostro tempo
La meditazione del nostro Don Giovanni (dal Libretto di Natale 2019)
Fare del Natale soltanto una parentesi di serenità o una più o meno breve sosta o pausa nel ritmo quotidiano dei nostri impegni significherebbe svuotarne l’autentico significato e renderlo una memoria inefficace, senza reale rilevanza per la nostra vita. Sarebbe anche, soprattutto per quanti si riconoscono nella fede cristiana, venir meno a una sorta di consegna che il Natale ci affida per affrontare con coraggio e perseveranza i tanti problemi che sembrano appesantire la nostra quotidianità, segnata, a quanto sembra secondo alcuni dati, da un sempre maggiore stato d’ansia.
La Caritas... per essere comunità accogliente
Dopo il verbo amare, il verbo aiutare è ancora più bello e lo sperimentiamo non senza difficoltà tutti noi operatori pastorali Caritas, che con costanza, anno dopo anno, condividiamo nei diversi ambiti: dopo-scuola, servizio legale, aiuti alle persone (cibo, bollette, vestiario e molto altro).
Può succedere che l'entusiasmo che ci ha spinto inizialmente possa lasciare spazio alle delusioni, ai fallimenti e non sempre quello che noi vorremmo avviene; ma è nelle nostre capacità di dare senso a quello che facciamo, che ci rende possibile sopportare e crescere nelle fatiche. Il volontariato è vivo quando lo liberiamo dal compito di essere un dovere e si integra con i nostri sogni, le nostre professionalità, le nostre passioni e i nostri progetti.