Invito al coro
Invito tutti voi a fare parte del gruppo del coro. Nel tempo questo gruppo è diventato una famiglia di persone semplici: il nostro scopo è aiutare gli altri a seguire con lo spirito giusto la Santa Messa domenicale.
Ci piace quello che facciamo e ne traiamo soddisfazione. Nel periodo che stiamo vivendo c'è bisogno di incontrarsi con semplicità, umiltà e serenità: vi garantisco che non vi staccherete più da noi!
Talita
Che cos'è per me il coro?
Per me è un servizio, un compito. Oppure, se vogliamo chiamarlo con una parola grossa, è un ministero. Ma perchè servizio? Forse perchè la parola "servizio" mi fa venire in mente la mia mamma in cucina che ogni giorno, già di buon mattino, aveva già programmato e iniziato a preparare ciò che ci avrebbe proposto per pranzo, per cena, per merenda... Questo servizio, per l'appunto, è sempre stato per me esempio di dedizione, pazienza e umiltà.
Anche se io non sono una brava cuoca, mi è venuta in mente questa similitudine, che poi tanto strana non è visto che il servizio di canto è rivolto alla comunità che partecipa alla mensa eucaristica domenicale. Cucinare tutti i giorni può sembrare un lavoro monotono, faticoso e, a volte, non gratificante perchè non sempre riconosciuto e apprezzato dai familiari. Però mangiare assieme in famiglia, ossia godere con gioia di quel servizio, è spesso espressione di amore e unità tra i familiari.
Animazione Liturgica
In questo 2013 noi Lettori festeggiamo il decimo anniversario della formazione del Gruppo di Animazione Liturgica. E’ un avvenimento da non sottovalutare, ma, al contrario, ci stimola ad andare avanti, progredire e, anche, ad ampliare il nostro Gruppo e le mete verso cui il gruppo vuole tendere.
Nel corso di questo decennio, il Gruppo ha visto avvicendarsi tra le sue file molte persone, alcune solo per qualche tempo ed altre sempre presenti. Sono stati raggiunti traguardi consistenti, con una consistenza numerica che è arrivata a sfiorare i quaranta elementi. Attualmente, il Gruppo si è stabilizzato attorno a venti-ventidue persone. Sembrerebbe che quest’ultimo sia un numero più che considerevole per il servizio che esso è destinato a svolgere, ma la realtà è un po’ diversa, poiché si tratta, in molto casi, di persone non più in giovanissima età. Quello che ci vorrebbe è un avvicendamento generazionale perché si possa parlare di una continuità nel tempo.