Anche quest’anno, il Gruppo In Dialogo si sta ritrovando periodicamente per impostare un lavoro di approfondimento sui più attuali temi culturali e sociali, che sfocerà nel tradizionale ciclo di incontri dei "Martedì del sociale". Crediamo che il "dialogo" tra la fede e la cultura possa aiutare a comprendere la realtà complessa e confusa che ci circonda e che questo possa essere di estremo interesse per tutta la comunità.
Già a gennaio abbiamo proposto un primo incontro che avevamo in programma da tempo. Provocati dal cinquantesimo anniversario dell'enciclica di Paolo VI "Populorum progressio", da molti considerata una sorta di profezia dei problemi vissuti oggi nei Paesi del Terzo mondo e che toccano anche noi con il fenomeno delle migrazioni, volevamo conoscere meglio, senza i filtri dei media, la realtà dei richiedenti asilo che vivono nel territorio della nostra Parrocchia (appartamenti di via Venezia e hotel Paradiso). A tale incontro hanno preso parte molte persone e il confronto con i relatori (cooperative che gestiscono l'accoglienza per conto delle prefetture e avv. Marco Ferrero, esperto di diritto dell'immigrazione) è stato serio e franco.
Più di recente, è stato approfondito il concetto di "vita liquida" attraverso la lettura del saggio del prof. Zygmunt Bauman, noto sociologo ed intellettuale dei più influenti del secondo Novecento, il quale, attraverso una meticolosa ed attenta analisi dei meccanismi sociali e psicologici di una modernità in continua evoluzione, ne qualifica i presupposti delineando i concetti di "velocità", "precarietà", "inadeguatezza", "scarto", "libertà di affetti" e "revocabilità di impegni". Il Gruppo ha tentato di partire da questi presupposti per verificare come essi si realizzino nel nostro vivere quotidiano: la teoria di Bauman si è dimostrata essere veramente un'infallibile e precisa lente d’ingrandimento sull'oggi! Infatti, non possiamo che riconoscere la profonda crisi individuale delle persone che, disorientate in una società che risponde più ai valori di "consumo" che di relazione, non sviluppano sufficienti esperienze di vita basate sull'alterità, rinunciando inconsapevolmente alle accezioni positive della vita di comunità. Fra le tante ricadute di questa crisi, drammaticamente attuali, ci sono il tema dell'odio verso il "diverso" e la violenza verso le donne. Quest'ultimo argomento ci riporta anche sul contenuto valoriale del rapporto tra uomo e donna, che risente dell'eccessivo sviluppo egoistico/individuale a scapito invece di una relazione basata sulla reciprocità e l'accettazione delle rispettive diversità.
Gli incontri del Gruppo sono aperti a chiunque voglia portare il proprio contributo ad un dibattito sempre attivo sui temi della contemporaneità e sul significato dell’essere cristiano in un contesto di relazioni in continua evoluzione. L'obiettivo è quello di mettere in campo un momento di approfondimento secondo lo stile del dialogo che, con il ciclo dei "Martedì del sociale" (a breve il programma degli incontri di quest'anno), passa dalla dimensione del Gruppo a beneficio di tutta la Comunità.
Il Gruppo In Dialogo