Il saluto del parroco
Il Natale del Signore Gesù è un evento carico di gioia e speranza per i credenti perché Dio si fa uno di noi e viene ad incontrarci. Lo fa perché ci vuole bene, ci ama, siamo suoi figli.
Nella storia della salvezza, la storia che ci parla della relazione tra Dio, il Creatore, e noi uomini, le sue creature, riconosciamo che Lui ci cerca sempre per primo. Il Natale ne è la conferma definitiva: Egli viene tra di noi! Gesù, Suo Figlio, si spoglia della vita divina per assumere la nostra esistenza umana.
Viviamo con lo stesso stile divino questi giorni, non preoccupiamoci troppo di doni, pacchetti regalo, biglietti, menù, spese per le abbuffate natalizie, tutte cose che dovrebbero aiutarci a fare festa senza dimenticarci del festeggiato e soprattutto ricordandoci che questa festa è un incontro, tra Dio e noi, tra noi e chi ci cammina accanto. Anche l’esperienza dei Magi ci spinge verso questo orizzonte di incontro e di fraternità universale.
In questo Natale, pur nella festa esteriore fatta di ritrovi, scambio di doni, luci, alberi, presepi, non dimentichiamoci di tendere la mano, per stringerci in un abbraccio, per augurarci “Buon Natale del Signore”. Facciamo fiorire fiducia e speranza. Quest’ultima è anche il tema centrale del Giubileo ordinario che avrà inizio a Roma il 24 dicembre (in copertina il logo del Giubileo e la porta santa). Possa anche questa esperienza aiutarci ad assumere lo stile del Natale che ci consegna il Bambino di Betlemme.
Ad agosto abbiamo vissuto con gli educatori della comunità una tre giorni per prenderci del tempo e guardare alla nostra vita e al nostro servizio in comunità. Un’esperienza breve ma intensa, che ha aiutato a mettere le basi per il cammino che ci sta davanti. Possa il tempo che si apre davanti a noi, Il Natale del Signore, il Giubileo della speranza, un nuovo anno civile (tra qualche giorno) essere occasione di rilancio della vita personale e comunitaria in famiglia, in parrocchia e nella società di cui facciamo parte.
A tutti un grande abbraccio di speranza e l’augurio di un Santo Natale del Signore.
Don Mario